prof. Antonio Cicchelli
ABAV13 Plastica ornamentale
Il corso di Plastica Ornamentale si pone e propone un percorso didattico-formativo utile per la formazione di esperti nel settore delle arti plastico-decorative, capaci di comprendere attraverso la conoscenza, acquisizione e utilizzazione di nuovi strumenti, i metodi applicativi dei nuovi linguaggi artistico-visivi.

Obiettivi formativi

All’artista si richiedono nuove abilità e competenze. La plastica ornamentale è la disciplina che studia i comportamenti degli oggetti nello spazio e le relazioni che intercorrono tra oggetto e luogo dell’intervento. Nel passato la plastica ornamentale ha sempre avuto un ruolo fondamentale rispetto ad uno spazio architettonico definito, il nuovo alfabeto plastico decorativo oggi non è più solo legato alle superfici architettoniche, ma rivisto nei suoi valori fruitivi. L’elemento plastico-decorativo non segue più solo gli andamenti delle superfici architettoniche ma realizza quella che è chiamata "compiutezza formale o di relazione", perché fruibile da tutti i punti di vista e interagisce in modo reciproco con l’ambiente sia naturale, sia artificiale, assumendo un ruolo fondamentale e specifico nei nuovi linguaggi espressivi, in termini di ricerca innovativa e d’avanguardia, che rendono scientifico il processo d’ideazione e produzione dell’opera. Da tale visione si può costruire la trama entro la quale studiare e progettare i nessi operativi dell’intervento dal punto di vista del territorio, del tessuto urbano e architettonico. Il passaggio dalla visione plastica alla creazione plastica, deve avvenire attraverso l’esecuzione rigorosa di un’intenzione progettuale, che si determina con lo sviluppo graduale dell’idea, mediante l’uso della mappa concettuale e l’individuazione della funzione dell’opera in relazione al luogo. La concretizzazione, avverrà, attraverso la concezione strumentale e transitiva del disegno, mediante la traduzione, rappresentazione, configurazione, formalizzazione e realizzazione volumetrica dell’oggetto rispetto ad uno spazio definito, in un’alternanza di volumi pieni e vuoti. Quindi, la valorizzazione dello spazio artificiale o naturale deve avvenire attraverso uno studio attento della sua identità, della sua storia, cultura e tradizione, creando una forte relazione tra: oggetto plastico decorativo, luogo,composizione architettonica del già costruito e i nuovi segni dei linguaggi contemporanei. Ogni forma plastico-ornamentale studiata per interagire in uno spazio definito, deve realizzare quella che gli studiosi delle arti visive chiamano "coerenza formale" con il luogo dell’intervento, vale a dire che l’opera non ha e non deve avere nessun altra possibilità di variazione di collocazione. Mancando tali caratteristiche ci troviamo di fronte ad un’opera fine a se stessa. Gli obiettivi del corso s’inseriscono quindi nello sforzo di contribuire alla formazione di figure professionali altamente qualificate, in grado di assicurare attraverso l’orientamento, la sperimentazione, la ricerca e la produzione artistica,specifiche ed elevate competenze professionali.

Bibliografia di riferimento

Paul Virilio - Lo Spazio Critico - Dedalo – Ed.Bruno
Munari - Design e Comunicazione Visiva - Laterza – Ed.
Rudolf Arnheim - Arte e Percezione Visiva - Feltrinelli – Ed.
Gillo Dorfles - Ultime Tendenze nell’Arte D’oggi - Feltrinelli – Ed.
Ernst H. Gombrich - Il Senso Dell’Ordine - Leonardo Arte - Ed.
Attilio Marcolli - Teoria Del Campo - Sansoni – Ed.
Marcello Petrignani - Disegno e Progettazione - Dedalo – Ed.