Il corso si propone di affrontare l’evoluzione del documentario in quanto pratica registica, mettendo in luce l’evoluzione della forme documentaristiche dalle origini fino alla produzione contemporanea. Sarà preso in considerazione: 1) il rapporto fra la tecnica ed il dispositivo; 2) il linguaggio dell’opera documentario: la ricerca, le forme, i significati, il senso, i tagli dell’inquadratura, i movimenti di macchina, l’illuminazione e montaggio.

Obiettivi formativi

Ci si soffermerà sull’effettiva comprensione della struttura narrativa, sul valore attanziale dei personaggi/testimoni e sul simbolismo degli ambienti, tutti elementi finalizzati alla costruzione della drammaturgia della realtà.

Modalità d'esame

Prova orale con la valutazione, ai fini del voto, degli audiovisivi realizzati dagli studenti a fine corso.

Bibliografia di riferimento

Dispense fornite dal docente con riferimenti o/e estratti dai seguenti testi:
- L Hendel, Drammaturgia del cinema documentario, Dino Audino Editore, Roma 2014.
- M. Cristina Lasagni, Nanook cammina ancora. Il cinema documentario, storia e teoria, Bruno Mondadori Editore, Milano 2014.
- Aristotele, Poetica , Laterza, Roma-Bari 1992.
- E. Benveniste, Problemi di linguistica generale, vol II, Il Saggiatore. Milano 1985.
- A. Bazin, Che cos’è il cinema, , Garzanti, Milano 1986.
- A. Bazin, Orson Welles, Il Formichiere, Milano 1980.
- F. Casetti e F. Di Chio, L’analisi del film, Bompiani, Milano 1991.
- G. Deleuze, L’immagine-movimento, Ubilibri, Milano 1983.
- G. Deleuze, L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1983.
- K. Elam, Semiotica del teatro, Il Mulino, Bologna 1988.
- S. M. Ejzenstejn, Teoria generale del montaggio, trad. it., Marsilio, Venezia 1989.
- G. Genette, Nuovo discorso del racconto, Einaudi, Torino 1987.
- C. Metz, Semiologia del cinema, Bompiani, Milano 1980.
- C. Metz, L’enunciazione impersonale, (ediz. it. parziale) a cura di M. Grande Bios, Cosenza 1992.
- Obbligatorio per gli studenti di Regia 3 :
- A. Tarkovskij , Scolpire il Tempo, Ubulibri. Milano 1991.